Storico e giornalista francese. Giornalista di tendenze monarchiche, durante la
Rivoluzione fondò il giornale "La Quotidienne" che gli procurò
l'arresto e, dopo la fuga, la condanna a morte in contumacia (1795). Dopo
l'avvento di Napoleone poté tornare a Parigi, ma venne in seguito
nuovamente arrestato per alcuni scritti antinapoleonici. Abbandonato il
giornalismo dopo la scarcerazione, decise di dedicarsi agli studi storici e
realizzò, con il fratello Louis Gabriel, la
Biographie moderne
(1806); sempre in collaborazione con il fratello pubblicò in seguito la
Biographie universelle (1811-28). Nel periodo compreso tra il 1811 e il
1822 uscirono i volumi della sua opera maggiore, l'
Histoire des
croisades, che vennero corredati con un'ampia bibliografia,
Bibliothèque des croisades. In seguito scrisse in collaborazione
con J.J.F. Poujoulat un'altra opera monumentale intitolata
Nouvelle
collection des mémoires pour servir à l'histoire de France
(1836-44). Dal 1813 fu accademico di Francia (Albens, Savoia 1767 - Passy,
Parigi 1839).